Gran Finale con la consegna dell’angelo alla carriera ad Amos Gitai

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Gran finale per il Festival Popoli e Religioni, arrivato quest’anno alla sua decima edizione con il tema “ogni città è una Gerusalemme”.

Molti i film che si sono visti – anteprime assolute, documentari, cortometraggi e lungometraggi – molti gli appuntamenti musicali -reading di lettura, band ternane e pianisti di origine palestinese e polacca – e tantissimi sono gli ospiti che hanno partecipato.

Ieri, venerdì 14 novembre, è stata presentata in anteprima assoluta il film Il sole dei cattivi di Paolo Consorti alla presenza del regista, degli attori Nino Frassica, Luca Lionello, Federico Rosati e del curatore delle musiche Gerardo Casiello.

Questa sera alle 21 il verdetto della giuria presieduta da Arnaldo Colasanti e la consegna dei premi. Alle categoriemiglior film migliore cortometraggio, si aggiungono quest’anno le categorie migliore sceneggiatura, migliore attore protagonistamigliore attrice protagonistamigliore attore non protagonista e migliore attrice non protagonista.

Ospiti della serata il cantatautore reggae Plaza e il regista Alessandro D’Alatri, che presenta il suo documentarioDio in TV.

CHIUSURA CON IL PREMIO ALLA CARRIERA AD AMOS GITAI E FRANCESCO DA BUENOS AIRES

La giornata di chiusura del festival, domenica 16 novembre, inizierà alle ore 16.00 al Cityplex Politeama con un film a sorpresa tra quelli più richiesti dal pubblico.

Alle ore 17.30 saranno sul palco del festival i Backlight, band ternana vincitrice del concorso “Una canzone per Il Ragazzo invisibile” che gli permetterà di far parte della colonna sonora del nuovo film di Gabriele Salvatores.

I Backlight sono un gruppo rock interamente composto da studenti universitari ternani – Marialuna Cipolla (voce e chitarra acustica), Emanuele Marchi (tastiera e chitarra), Simone Cesarini (chitarra elettrica) e Alessia Petescia (batteria e cajon) – e saranno con noi per far conoscere la loro musica e raccontare come questo quartetto di ventenni che scrive e canta in inglese sia finito dentro ad uno dei film più attesi della stagione.

Il pomeriggio si concluderà alle ore 18.20 con la consegna dell’Angelo alla Carriera ad Amos Gitai. Classe 1950, Amos Gitai è il più importante e celebre regista israeliano. Laureatosi in architettura negli Stati Uniti, ha fatto parte del soccorso aereo durante la guerra del Kippur, che ha filmato con una super-8. Dagli anni ‘70 ha lavorato come documentarista per la televisione israeliana ma molti suoi lavori sono stati censurati per la critica rivolta alle politiche del governo. Alle 18.30 segue il film Ana Arabia (Israele, 2013): in un unico piano sequenza di 81 minuti girato con la camera a mano, il racconto di un momento nella vita di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono insieme in un angolo dimenticato da tutti al confine fra Jaffa e Bat Yam, in Israele.

Chiude il festival, alle ore 21.00, il documentario Francesco da Buenos Aires (Italia-Argentina, 2014) di Miguel Rodriguez Arias e Fulvio Iannucci.

Primo film su Jorge Mario Bergoglio, il film racconta la vita del primo papa argentino attraverso documenti, interviste e materiale di repertorio. Interverranno il produttore Alfredo Federico e il direttore della fotografia Alessandro Minestrini.

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