First Man

 

POPOLI E RELIGIONI — TERNI FILM FESTIVAL # 15

 FIRST MAN

 

Nel luglio del 1969 Neil Armstrong diventa il primo uomo a mettere piede sulla Luna e a fermarsi incantato a guardare la Terra sorgere all’orizzonte.

Lo stesso anno debutta Krzysztof Zanussi, il primo regista del nuovo cinema polacco, destinato ad unire l’Europa girando film in sei lingue diverse, e il primo uomo si collega a internet: la rete di computer che unirà ogni angolo del mondo.

Nel 1959 muore don Primo Mazzolari, il primo uomo a parlare di ecumenismo e dialogo interreligioso, che nel 1949 fonda la rivista “Adesso” rinata a Terni cinquant’anni dopo, e nello stesso anno nasce Andy Kaufman, il primo “troll” dell’industria dello spettacolo, a cui i REM dedicheranno la canzone Man on the Moon trasformata in un film da Milos Forman.

Nel 1999 il Congresso degli Stati Uniti assegna la Medaglia d’Oro a Rosa Parks, la prima donna nera ad aver sfidato la discriminazione razziale e nel 1929 nasce Martin Luther King, il primo uomo ad averla sconfitta. In quello stesso anno nasce anche Giovanni Falcone, il primo uomo ad aver indagato la mafia dall’interno e averla spiegata al mondo e nel 2009 se ne vanno Lea Garofalo, madre coraggio e testimone di giustizia e Michael Jackson, il primo artista nero a superare i confini della black music, che aveva debuttato nel 1969.

Nel 1519 muore Leonardo da Vinci, il primo uomo ad aver pensato all’elicottero, alla bicicletta e al carro armato e nel 1899 inizia la sua carriera Luigi Barzini, il primo inviato della storia del giornalismo, mentre nel 1919 don Giovanni Minzoni, primo prete a tradurre in pratica il cattolicesimo sociale, avvia la sua opera a favore degli operai, dei braccianti e dei giovani.

Nel 1989 i primi uomini attraversano la cortina di ferro dopo il crollo del Muro di Berlino e nel 1219 Francesco d’Assisi attraversa il campo crociato per incontrare il Sultano d’Egitto, diventando il primo cristiano a dialogare con l’islam; ottocento anni dopo il primo papa ad averne ripreso il nome e il carisma inaugura il primo convegno dedicato dal Vaticano alla robotica e l’intelligenza artificiale. Pochi mesi dopo Giovanni Guaita è il primo prete ortodosso a sfidare il Cremlino prendendo le difese dei manifestanti arrestati e picchiati dalla polizia.

Giunto alla quindicesima edizione, il Terni Film Festival racconta il primo uomo e le prime donne, indaga sulla sorgente dell’umanità, sui grandi pionieri ma anche su quel bisogno di toccare il cielo e andare oltre. Niente più dell’esplorazione spaziale ci parla del desiderio di penetrare l’assoluto, di quella “nostalgia delle stelle” che ci fa ammirare incantati la cupola celeste e ci interroga su cosa ci sia oltre il tempo e lo spazio.

Vogliamo la luna e ce la prenderemo: ne avremo tre – una cantante, una regista, e una gigante da ammirare in Bct insieme ad una riproduzione a “grandezza innaturale” del nostro meraviglioso pianeta. Ammireremo la principessa del cielo anche in film, corti, mostre, racconti, un planetario e un’esperienza di realtà virtuale. Vedremo come il cinema l’ha immaginata e raccontata in oltre cento anni e riascolteremo tutte le più belle canzoni che le sono state dedicate. Non mancheremo di interrogarci sulle teorie del complotto, come quella secondo cui le missioni Apollo non sarebbero che una farsa orchestrata dalla Nasa e diretta nientemeno che da Stanley Kubrick.

Ma non fisseremo il nostro sguardo solo sulla Luna: in nove giorni racconteremo l’emancipazione femminile e il dramma della bulimia, i campi profughi, il terrorismo e le deportazioni dei salvadoregni causate dalle politiche sull’immigrazione di Donald Trump, il rapimento Moro e gli eroi antimafia, gli insediamenti israeliani in Palestina e l’emigrazione italiana, il mondo degli anziani e quello del carcere, la sindrome di Down e la straordinaria vita di Amedeo Modigliani.

Il focus sull’integrazione, dopo aver raccontato India, Polonia, America Latina, Cina, Africa, Bulgaria, Maghreb, Balcani, Scandinavia, Palestina, Marocco, Romania, ancora India e Nigeria, quest’anno per la prima volta è dedicato all’Italia: perché oggi i meno integrati in Italia sembrano essere proprio gli italiani: d’altra parte chi non conosce le proprie radici vede sente come una minaccia la cultura degli altri, per questo chiuderemo il festival con una festa dedicata alle nostre danze, i canti tradizionali e alle eccellenze enogastronomiche, ma anche alle testimonianze dei nuovi italiani, di quegli immigrati di seconda generazione come Phaim Bhuiyan: “50% Bangla, 50% Italia e 100% Tor Pigna”.

Vogliamo la luna e ce la prendiamo: può sembrare assurdo per l’edizione più povera di questi quindici anni, quella che non si sarebbe dovuta nemmeno fare per la ormai disperata situazione economica. Anziché arrenderci, però, abbiamo rilanciato la sfida e allargato la condivisione di questo progetto grazie al volontariato, non solo dello staff e degli ospiti, ma anche dei tanti artisti fornitori di servizi che hanno sponsorizzato quest’anno la manifestazione facendone una grande testimonianza di volontariato culturale: non a caso proprio il volontariato è il filo rosso di questa edizione e ad esso abbiamo dedicato un concorso specifico. Perché è proprio il volontariato la più grande ricchezza dell’Italia: è il volontariato a trasformare l’indigenza in condivisione, l’ambizione in passione, l’umiltà in grandezza. E’ grazie al volontariato, se anche a mani vuote possiamo prenderci la Luna.

Arnaldo Casali
Direttore artistico

ENG


In 1969 Neil Armstrong becomes the first man to set foot on the Moon and to look at the Earth from afar.

The same year, Mr Krzysztof Zanussi, the first film director of the new Polish film wave, unites Europe by making his film in six different languages.

In 1949, don Primo Mazzolari, the first man speaking about ecumenism and interreligious dialogue, founded the magazine ‘Adesso.’ The magazine came to Terni 50 years later and, in the same year, the first ‘troll’ of the entertainment industry was born in Terni; the first ‘troll’ of the entertainment industry to which REM will dedicate the song Man on the Moon transformed into a film by Miloš Forman.

In 1999, the US Congress awarded Golden Medal to Rosa Parks, the first woman to challenge racial discrimination; and 1929 was the birth year of Martin Luther King, the first man to defeat it properly. In the same year, Giovanni Falcone was also born. He was the first man to study Mafia from the inside and presented its structure to the world. In 2009 Lea Garofalo, the courageous mother and witness of mafia’s deeds, as well as Michael Jackson, the first black artist to cross the black music borders, left this world.

Leonardo da Vinci, the first man to think of a helicopter, a bicycle and a tank died in 1519. In 1899 Luigi Barzini, the first journalist in the history of journalism, began his professional career. In 1919 Don Giovanni Minzoni, the first to put in practice the social Catholicism, launches his work in favour of workers, labourers and the youth.

In 1989, the first men crossed the Iron Curtain after the collapse of the Berlin Wall. Saint Francis of Assisi, in 1219, following crusaders, goes to the far land and meets Malik Al-Kamil, the Sultan of Egypt becoming, at that moment, the first Christian to start a dialogue with the world of Islam. Nine hundred years later, we have the first Pope assuming not only the name of Francis, but also his charisma, who inaugurates in the Vatican the conference dedicated to robotics and artificial intelligence. A few months later Giovanni Guaita becomes the first priest in the Kremlin to challenge the Kremlin power by defending protesters arrested and beaten up by the police.

Having reached its fifteenth edition, Terni Film Festival is to talk about the first man and the first women, investigate the source of humanity, great pioneers but also of the need to touch the sky, through and beyond the universe. Through the space exploration, we are talking about the desire to enter the absolute, about the “nostalgia to reach the stars” that we are looking at shining in the firmament, questioning our existence in the time and space.

We want to get the Moon, and we get it here in three forms: a singer, a film director, and a giant sphere to be admired at BCT, along with a reproduction in its ‘unnatural size’ of our wonderful and fragile planet Earth. We will also be looking at the Princess of the sky, through films, courts, two exhibitions, a planetarium and experience of virtual reality. We will see how the cinema has imagined it over more than one hundred years and we will listen to the most beautiful songs that have been dedicated to them. We will not hesitate to mention various conspiracy theories, such as the one about Apollo missions being a farce orchestrated by NASA and directed by none other than Stanley Kubrick himself.

But we will not look only on the Moon; in nine days, we will discuss the emancipation of women, the tragedy of bulimia, the issues related to refugee camps, terrorism and deportations of Salvadorans, immigration policies of Donald Trump, the Moro kidnapping and the anti-Mafia heroes, the Israeli settlements in Palestine and the Italian emigration, the world of the elderly and the world of the prisoners, the Down syndrome and the extraordinary life of Amedeo Modigliani, to mention just a few.

The focus on integration, after having talked about  India, Poland, Latin America, China, Africa, Bulgaria, Maghreb, Balkans, Scandinavia, Palestine, Morocco, Romania, India once again, and Nigeria, this year for the first time, we dedicate the festival to Italy. It is because today Italians seem to be the least integrated in Italy; on the other hand, we are afraid to lose our roots by those who do not know them. For this reason, will be concluding our festival with an event devoted not only to Italian dances, traditional songs and gastronomic specialities, but also to contributions of new Italians, the second generation immigrants such as Phaim Bhuyan: “50 % Bangla, 50 % Italy and 100 % Tor Pigna”.

We want the Moon and here we reach for it! It may seem absurd, as this is the “poorest” edition of all these 15 years because of our desperately bad economic situation. However, we have decided to face the challenge and realize the project through extension of our volunteering. It is not just thanks to our staff and guests, but also the many service providers being the sponsors this year, that this year edition is a great proof of cultural volunteering: for this reason, we have dedicated a specific competition related to volunteering. We want to emphasise that a volunteer is the greatest wealth of Italy: it is volunteering that can turn poverty into sharing, ambition into passion, humility in greatness. It is thanks to volunteering that, even with empty hands, we can get it.

Arnaldo Casali
Artistic director

 

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