È “Quasi sposi” di Fatma Bucak e Sergio Fergnachino il vincitore della sezione documentari dell’VIII edizione del Film Festival Popoli e Religioni

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Come dire a mio padre che voglio sposare un ragazzo italiano. Un documentario di Fatma Bucak e Sergio Fergnachino

Fatma è una ragazza turca di 25 anni. Per sfuggire alle costrizioni della sua famiglia e vivere una propria vita indipendente è venuta in Italia. Qui ha iniziato a studiare fotografia, e naturalmente si è innamorata di un ragazzo italiano, Davide, col quale vive felicemente…. Il suo lavoro fotografico riflette il difficile rapporto con le tradizioni dalle quali proviene, testimoniando la sua volontà di rimanervi legata: le fotografie che la ritraggono in abito da sposa imbavagliata o impiccata le hanno fatto vincere diversi riconoscimenti internazionali, all’insaputa ovviamente della sua famiglia.

Dopo anni di silenzio Fatma ha deciso: tornerà in Turchia e dirà a suo padre, il capo clan, non solo che vive con uomo e che lo vuole sposare, ma gli farà anche accettare la sua arte!

Regia di Fatma Bucak e Sergio Fergnachino

Mi chiamo Fatma, cinque anni fa sono venuta in Italia per studiare fotografia, sono fuggita dalla mia famiglia. La mia è una famiglia curda grande come una tribù, e come in ogni tribù molte decisioni sulla vita dei singoli individui vengono prese collettivamente, secondo leggi antiche.

Mio padre, ex fiancheggiatore del PKK, vive le contraddizioni tra le sue idee progressiste di gioventù e il ruolo di custode delle tradizioni che oggi riveste. Per questo ho sempre avuto paura di parlargli della vita che conduco a Torino, della mia convivenza con un ragazzo italiano che si chiama Davide.

Io e Davide siamo intenzionati a sposarci e abbiamo deciso di annunciare il nostro fidanzamento durante l’estate. Prima di trovare il coraggio di parlare con mio padre ho voluto stare alcuni giorni con lui. L’occasione è stata il matrimonio di una cugina, nel villaggio curdo dove ancora vive parte della mia famiglia. Io e mio padre siamo partiti insieme e mentre io pensavo al mio fidanzamento ho ascoltato le storie d’amore e di matrimoni combinati di alcune mie cugine. E alla fine gli ho fatto la mia confessione…”

Durante il viaggio Fatma ascolta I racconti di zie e cugine le cui vite sono state segnate dalle decisioni familiari, e aspetta il momento giusto per parlare con suo padre. Attraverso i suoi occhi e la sua voce narrante vivremo il delicato e divertente viaggio alla conquista della propria libertà e del consenso del padre e vivremo in diretta lo scontro tra due generazioni, in lotta tra modernità e tradizione.

Alla fine del viaggio anche Davide è arrivato ad Istanbul con la sua famiglia, pronto a conoscere i futuri suoceri; tutto sembra pronto per l’incontro, tranne Fatma. Solo a questo punto trova il coraggio ed esce a cena con suo padre per fargli la confessione. Tutto andrà a buon fine, le due famiglie si incontreranno e Fatma inizierà un progetto fotografico che vedrà protagonista proprio il padre, il cui sguardo però lascia ancora delle questioni aperte..

Una produzione

Zenit Arti Audiovisive

Collettivo Don Quixote

in associazione con

Move Productions

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