UN CRESCENTE SUCCESSO

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Il crescente successo del filmfestival popoli e religioni, giunto quest’anno alla quarta edizione, dimostra che a Terni c’è un pubblico attento e non solo al cinema, ma alle varie espressioni cultuali e alle riflessioni sociali che da esso possono scaturire.

Ed è la prova di quanto sia importante, anche da parte degli enti pubblici, investire sulla cultura. Un investimento che non è mai a fondo perduto, perché contribuisce alla crescita della città e dei suoi cittadini.
D’altra parte il festival, nato dalla collaborazione tra l’Istess e il Comune, rappresenta anche un percorso di ricerca che attraversa vari linguaggi, non solo quello cinematografico, ma anche quello musicale, teatrale, iconografico, come dimostra il programma di quest’anno, che affianca alla proiezione dei film anche mostre, concerti, tavole rotonde, conferenze e dibattiti. La grande attenzione data al documentario e ad opere biografiche e storiche (penso ad esempio a Francesco d’Assisi, il clown Miloud, Primo Mazzolari, e le opere dedicate alle deportazioni nazista) sta a dimostrare come il valore del mezzo cinematografico non si esaurisca nella sua natura artistica, ma vada molto oltre. Il cinema è infatti da sempre il più grande mezzo di espressione e un canale privilegiato di divulgazione sociale, civile e culturale.
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