NEL GIORNO DEL TERRORE POPOLI E RELIGIONI RILANCIA IL SUO MESSAGGIO DI PACE, DIALOGO E CONOSCENZA

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AD APRIRE IL FESTIVAL UN FILM FRANCESE DIRETTO DA UN ARABO

DOMANI LILIANA CAVANI RACCONTA IL DIALOGO TRA FRANCESCO D’ASSISI E IL SULTANO D’EGITTO

Sarà dedicata alle vittime degli attentati di Parigi la giornata di apertura dell’undicesima edizione del festival Popoli e Religioni, che si aprirà oggi al Cityplex Politeama di Terni alle 15.30 con il film Paradiso perduto di Alfonso Cuaron e con l’inaugurazione alle 17.30 cui interverranno, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Umbra.

La notizia della tragedia di Parigi ha raggiunto gli organizzatori del festival durante gli ultimi preparativi. Tra di essi c’è anche una studentessa della scuola internazionale di cinema di Parigi che abita proprio in una delle strade colpite dagli attentati.

Per grottesca e singolare coincidenza il festival si aprirà – questa sera – proprio con un film francese diretto da un regista arabo: Historie de Judas di Rabah Ameur-Zaimeche, che sarebbe dovuto essere presentato da André Ferranti, direttore delle Giornate di Cinema e Riconciliazione di Notre-Dame de La Salette, il festival francese con cui Popoli e Religioni è gemellato, e dall’attore Regis Laroche, che interpreta Ponzio Pilato. Nessuno dei due potrà invece essere presente a causa della chiusura delle frontiere stabilita dal governo francese.

“Il festival Popoli e Religioni è nato all’indomani degli attentati alle Torri Gemelle – spiega il direttore artistico Arnaldo Casali – per rispondere al cosiddetto “scontro di civiltà” rilanciando il dialogo tra religioni e culture, convinti che la conoscenza reciproca sia indispensabile per un percorso di pace e di integrazione”.

“L’ignoranza – continua Casali – è la madre di tutte le guerre, i razzismi e i pregiudizi. Per questo nell’anno degli attentati a Charlie Hebdo e dell’omicidio Raggi, abbiamo deciso di dedicare il focus del festival al Marocco e alla cultura islamica”.

“Ai commenti scomposti e irresponsabili di queste ore noi risponderemo con ancora più forza e determinazione con il dialogo e la conoscenza, ma anche con quell’arte, quella bellezza, quel divertimento gioioso che la violenza cieca dei terroristi ha voluto colpire ieri sera”.

Per un’altra singolare coincidenza, anche la proiezione in programma per la giornata di domani tocca direttamente il tema della guerra e del dialogo tra oriente e occidente, cristianesimo e islam: Liliana Cavani presenterà infatti (proiezione ore 15, incontro ore 18.30) il suo terzo film su Francesco d’Assisi, che è anche il primo a raccontare il viaggio di Francesco al seguito della crociata, nel corso del quale il santo di Assisi divenne il primo cristiano nella storia a dialogare pacificamente con un sultano: Malek Al-Kamil.

Quel viaggio cambiò completamente la visione che lo stesso Francesco aveva dell’islam: dopo aver conosciuto da vicino i musulmani, infatti, il Poverello – arrivato in Egitto per cercare il martirio testimoniando la fede cristiana – ordinò ai suoi frati di non mettersi mai in conflitto con i musulmani e di rispettare la loro fede, e addirittura trasformò I 99 nomi di Allah in una preghiera cristiana: Le lodi di Dio Altissimo, tra i pochissimi autografi del santo, conservato nella basilica di Assisi.

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