Sabato 15 le premiazioni con Arnaldo Colasanti e Alessandro D’Alatri

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Erode si aggira nel presepe vivente di Grottammare interrogandosi sul senso della natività, mentre Nino Frassica interpreta Caifa nella rievocazione della Passione di Larino ma si rifiuta di condannare a morte Gesù.

Il sole dei cattivi,  debutto cinematografico dell’artista visuale Paolo Consorti che sarà proiettato questa sera in anteprima assoluta al Cityplex Politeama alle 21,  è un’opera che mescola fiction, documentario, recitazione e improvvisazione entrando nel cuore di due “cattivi” dei Vangeli.

Nato a San Benedetto del Tronto nel 1964, Consorti ha esposto più volte alla Biennale di Venezia, ha realizzatoun videopresepio ad Assisi nel 2009 e trasformato Giobbe Covatta in San Gennaro ed Elio in Francesco d’Assisi..

Nel Sole dei cattivi – oltre a Lionello (figlio di Oreste e interprete – tra l’altro – di Mary di Abel Ferrara su Maria Maddalena e La passione di Cristo di Mel Gibson) e il comico siciliano di cui è appena uscita l’autobiografia, ha coinvolto Elio e le storie tese (che hanno curato la colonna sonora insieme a Sergio Cammariere, mentre Elio compare anche nel ruolo di un pastore) e Nichi Vendola, che interpreta sé stesso.

Domani giornata clou del festival con il racconto dei “morti per acqua” e le premiazioni.

La giornata si apre alle 16.30 al Museo Diocesano con la proiezione di Mare chiuso di Stefano Liberti e Andrea Segre, dedicato alla vicenda degli oltre 2000 migranti africani intercettati nelle acque del mediterraneo e rimandati in Libia. Al film seguirà lo spettacolo Morti per acqua: Terra desolata (parafrasando T.S. Eliot) con Paola Barletta, Arcangela Contessa, Ermanno Crescenzi Musica a cura della Corale Casventum di San Gemini diretta da Emanuele Grigioni.

Alle 21 al Cityplex Politeama la serata si aprirà invece nel segno della cultura reggae e della religione rastafari con il corto Sentiero per Zion di Giacomo Moschetti che racconta il viaggio del cantautore reggae amerino Plaza in Jamaica, dove ha registrato il suo primo album. Il corto sarà seguito dall’esibizione dello stesso Plaza.

La serata entrerà nel vivo con la premiazione dei vincitori della decima edizione del festival Popoli e Religioni. Il presidente della giuria Arnaldo Colasanti consegnerà l’Angelo di Dominioni al vincitore della categoria miglior film e per il migliore cortometraggio.

Saranno inoltre assegnati i premi per la migliore sceneggiatura e la migliore interpretazione.

Sarà poi la volta del ritorno al festival di Alessandro D’Alatri.

Tra i registi più innovativi e anticonformisti del cinema italiano, ha debuttato come attore da bambino a teatro con “Il giardino dei ciliegi” di Luchino Visconti, successivamente ha lavorato al cinema e in televisione interpretando, tra gli altri, il premio Oscar “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica. Passato dietro la macchina da presa  ha diretto alcuni dei più celebri spot  pubblicitari degli ultimi trent’anni (dal Paradiso di Lavazza alla Sip del condannato a morte), videoclip per Laura Pausini, Elisa e Renato Zero e ha lanciato attori come Kim Rossi Stuart e Fabio Volo. Con “I giardini dell’Eden” ha raccontato la giovinezza di Gesù. Ha vinto l’Angelo alla carriera del festival Popoli e Religioni nel 2008 e il premio per il miglior film nel 2010 con “Sul mare”.

Dopo aver presentato a Terni i suoi lavori per il cinema, il teatro, e la pubblicità, per la prima volta D’Alatri presenterà un documentario: Dio in TV realizzato per Raitre, che indaga proprio il modo di rappresentare Dio in televisione.

A chiudere la serata il film Il club antioccupazione delle nonnine infuriate di Iwajla Klinke, che narra le vicende di quattro ottantenni israeliane che da molti anni combattono per la liberazione dei prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane.

Domenica il gran finale con la consegna del’Angelo alla carriera ad Amos Gitai.

Ufficio Stampa
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