Domani l’anteprima del film su Yaguine e Fodè Zanussi e Maria Grazia Cucinotta, un film insieme

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Una nuova anteprima al festival Popoli e Religioni. Nella giornata di chiusura del festival, prevista per domani, al teatro Secci verrà proiettata una pellicola che può essere considerata figlia del festival. Dopo due anni di lavorazione verranno mostrate alcune scene de Il sole dentro – che uscirà nei cinema il prossimo inverno – alla presenza del regista Paolo Bianchini e di Francesco Salvi. L’idea di realizzare il film, quando esisteva solo una prima sceneggiatura, era stata annunciata nel 2009 proprio sul palco del festival Popoli e Religioni. In quell’occasione, tra l’altro, Salvi aveva messo in scena alcune parti dell’opera, basata sulla storia di Yaguine e Fodè, affiancato da due bambini della comunità africana di Terni. E’ stato anche il festival, quindi, a dare un contributo importante affinché il progetto potesse essere conosciuto e, quindi, realizzato. Lo scorso anno Bianchini e Salvi, sempre durante la kermesse, hanno aggiornato gli spettatori sullo stato del progetto, patrocinato anche dall’Unicef, e girato la scorsa estate tra Bari, la Tunisia e la Guinea. Il sole dentro racconta la storia di due adolescenti guineani, Yaguine e Fodè che, il 28 luglio del 1999 si sono nascosti nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles, con l’intento di consegnare una lettera scritta di loro pugno alle “loro eccellenze i signori membri e responsabili dell’Europa”. I ragazzi non potranno consegnare la lettera: quello nel vano aereo sarà il loro ultimo viaggio. Una morte tragica che, però, non fermerà il messaggio dei due ragazzi che chiedevano istruzione, uguaglianza e libertà. Alla storia di Yaguine e Fodè si intreccia quella di Thabo e Rocco, che compiono un viaggio al contrario: uno da Catania e l’altro dall’Africa Nera, entrambi vittime del mercato dei bambini calciatori. Sulla loro strada incontrano l’eremita Francesco Salvi, il console onorario interpretato da Diego Bianchi, e Angela Finocchiaro nel ruolo di Chiara.

Questa importante anteprima segue ad altri momenti molto significativi: se nella giornata inaugurale Liliana Cavani ha espresso l’intenzione di girare un nuovo film su San Francesco, venerdì sera si sono incontrati sul palco la madrina del festival Maria Grazia Cucinotta e il regista Krzysztof Zanussi, presidente onorario della manifestazione, che hanno annunciato la probabile realizzazione di un film diretto dall’uno e interpretato dall’altra. Il film verrà tratto da un’opera teatrale scritta da Rocco Familiari e diretta da Zanussi che sta riscuotendo un grande successo in Russia. Lo stesso Familiari era stato l’autore di un’altra opera da cui il regista polacco ha tratto Il sole nero del 2007, ultimo film girato negli studios di Papigno.

La giornata di domani si svolgerà nuovamente nell’ottica del confronto e del dialogo. In particolare già stamattina si è svolta, a palazzo Primavera una interessantissima tavola rotonda coordinata dalla giornalista Monica Maggioni e che ha visto la partecipazione di donne provenienti da svariati paesi e collegate a quella che viene definita “Primavera araba”. Ogni partecipante ha raccontato la sua esperienza, evidenziando le problematiche legate ai processi di cambiamento sociale che, numerosi, stanno avvenendo proprio in questo periodo all’interno dei Paesi Nordafricani. Si è andati dall’esperienza della disegnatrice satirica Nadia Khiari e alle sue vignette in cui, appena scappato Ben Ali, ha iniziato a raccontare dal suo punto di vista la situazione in Tunisia, a quella della storica e scrittrice Lilia Zaouali, passando per la fotografa Gabriella Ambrosio per la scrittrice Toni Maraini e per la regista marocchina Izza Genini. In particolare è stato evidenziato come, trent’anni fa, fosse molto più facile arrivare a un’integrazione a uno scambio reale: “Io ho avuto la possibilità di viaggiare, di conoscere i paesi europei e di muovermi liberamente – ha detto Lilia Zaoulai – mentre i giovani che adesso stanno vivendo la rivoluzione difficilmente hanno la possibilità di muoversi se non nei luoghi dove, comunque, hanno la possibilità di comprare uno chador”. Molto interessante anche la riflessione sul velo: “La libertà sta nel poter scegliere se portarlo o meno – hanno detto le partecipanti – se una donna porta il velo non è necessariamente sottomessa. E, anzi, spesso si vedono donne vestite all’occidentale che sono meno libere di chi ha il velo”.

Domani, invece, gli appuntamenti prenderanno il via alle 16 con la Festa dei Popoli, sempre al teatro Secci: le varie comunità straniere presenti a Terni parteciperanno portando le proprie tradizioni, danze e musiche. Alle 17 sarà la volta della poesia: ospiti d’onore saranno Davide Rondoni, Elio Pecora, Angela Chermaddi e Gabriella Sica. Alle 18 gli appassionati di musica e non solo non potranno perdere il concerto con il soprano Loredana Birocci, Andrea Francescangeli, Fabrizio Orlandi e Marco Macciò.

Dopo il confronto legato a Il Sole dentro, previsto per le 18,30, si svolgerà un incontro con Daniela Poggi e la proiezione della docu-fiction Non si paga Social Teathre, girata a Maputo, in Mozambico e Fair Tales, documentario sul mercato equosolidale.

 

Alle 21, infine, si svolgerà al proiezione di Ma che storia… di Gianfranco Pannone, dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

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